sabato 31 agosto 2024

 Udine riscopre il suo passato: il Comune vuole riportare a cielo aperto la roggia che scorre in via Gemona

I corsi d’acqua in città sono rimasti in superficie solo in parte, molti tratti nel tempo sono stati chiusi sotto strade e marciapiedi: previsto un intervento da 1,4 milioni di euro per la ristrutturazione del centro

Cristian Rigo
23 Gennaio 2024
(Messaggero Veneto)

Ecco quanto ebbe a scrivere nel lontano giugno 1958 sul predetto quotidiano. inviando copia all'allora Sindaco di Udine, allegando copia della foto in essa menzionata mio padre Giuseppe Driussi allora titolare della Drogheria Driussi sita in via Gemona 11.

"Gli abitanti di Piazzale Osoppo - via Gemona - Via Palladio - Piazza San Cristoforo - Piazza I Maggio - e altre vie vicine elevano la loro viva protesta alle Autorità Comunali perché ogni volta che sulla città e periferia si scatena un violento temporale (e in un anno ve ne sono di frequenti) le acque della roggia scavalcano l'argine all'altezza di Chiavris e si riversano come un torrente in piena su Piazzale Osoppo - Via Gemona - Piazza I Maggio - Piazza San Cristoforo - ecc., allagando scantinati e negozi con grave danno per tutti e specialmente per i negozianti e artigiani che vedono per tale frangente i loro negozi deserti e danneggiati. Ma a rendere maggiormente precaria la situazione nelle giornate di inondazioni sono gli autobus e gli altri automezzi che col loro veloce andirivieni provocano delle ondate che sono scaraventate con violenza dentro ai negozi e alle botteghe artigiane già invasi dall'acqua! Questo grave inconveniente occorre per causa della strozzatura operata qualche anno fa al canale della roggia in occasione della copertura della stessa, perchè il canale all'altezza di viale Volontari della Libertà (nei pressi di Palazzo Moretti) non riesce a smaltire la quantità d'acqua che imbocca la strozzatura prima di iniziare il percorso sotterraneo: Per meglio rendere l'idea dello spettacolo che si verifica in occasione di queste periodiche inondazioni, si allega una fotografia scattata sabato 21.6.1958 (in quel giorno si ebbero tre inondazioni. I cittadini della zona invitano le Autorità Comunali a provvedere con urgenza a rimediare a questo gravissimo cronico e vergognoso inconveniente predisponendo un progetto di lavori a tale scopo da attuarsi con la massima sollecitudine. Come primo atto si rende necessario intanto impartire ordine che nelle giornate di inondazione sia deviato il passaggio degli automezzi per le vie: Deciani, Mantica, Mazzini. Si firmano alcuni fra i tanti cittadini danneggiati dalle periodiche inondazioni. Allegata una fotografia. Si sono firmati ventisei cittadini, tutti negozianti o artigiani. Ha iniziato la lista Giuseppe Driussi, autore di questo articolo.



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