martedì 19 dicembre 2023
lunedì 11 dicembre 2023
mercoledì 22 novembre 2023
mercoledì 8 novembre 2023
Titti
Nuovo Olimpo
Enea e Pietro sono speculari: uno sfacciato, sensuale, appassionato, che vive ogni attimo appieno; l'altro chiuso, timido, impacciato. Non con Enea: con lui Pietro si lascia andare, finalmente vive. E dopo di lui non lo farà mai più. È proprio in questo che risiede il suo dramma interiore. E Andrea Di Luigi riesce sapientemente a far trasparire il mondo di emozioni che si agita dentro Pietro, sotto una superficie apparentemente impassibile, utilizzando più i silenzi che le parole.
Damiano Gavino è in grado di gestire magistralmente un film in cui è il protagonista assoluto, attorno al quale tutto ruota. Convincente anche quando il personaggio invecchia, caratterizzato da eleganza ed una malinconia che arriva dritta al cuore.
I personaggi femminili sono ben tratteggiati e ben interpretati: da Luisa Ranieri (la cui voluta e perseguita rassomiglianza a Mina - periodo 1970/71 a tratti la fa scadere nel caricaturale e aggiungiamo l'appartamento con le copertine degli LP di Mina incorniciate), Aurora Giovinazzo e Greta Scarano.
Non buona e piuttosto incolore la prestazione di Alvise Rigo, che sembra aggiunto per caso.
La storia di Enea e Pietro in realtà è tale solo in potenza, non si concretizza mai. Rimane qualcosa che sarebbe potuto essere, ma che non sarà mai.
domenica 5 novembre 2023
LA LIBERAZIONE DI UDINE
sabato 28 ottobre 2023
That black and white photo of you.
I still have it. That black and white photo of you.
With that wide-brimmed sun hat on. That’s so you.
Looking out upon the water. What were you thinking about?
It’s true that nobody else would know it’s you on that old wooden bench.
That’s the beauty in it. Your posture, the tilt of your head, I know you.
My mind left to interpret the colors before you, on you.
Paolo Driussi.
I Baracconi
Per chi ha la mia età, i baracconi (così si chiamano) fanno parte della città, e della sua giovinezza. Un mese intero passato li, dalla mattina (in marina spesso) fino alla sera, tra le reprimende dei genitori a patire il freddo (quello vero di quella volta non quello di adesso) però a divertirsi. Ogni compagnia aveva i suoi punti di riferimento, in particolare gli autoscontri, ce n’erano 4: i Faccio, i Medini, i Casagrande e i 2000. Il sabato pomeriggio potevano uscire e venire alle giostre anche le ragazzine 13/16enni. Li sono nati giovanili amori, baci rubati di nascosto e chiaramente anche qualche scazzottata. Qualunque ragazzino di Udine e provincia li aspettava con ansia. Non c’erano videogiochi, Facebook, i social ecc. c’erano solo i baracconi, dove all’entrata verso via Manin c’erano parcheggiati i Ciao e i Vespini in bella mostra (ognuno orgoglioso del suo). Perché a novembre? Prima erano a Treviso, poi a Udine e a fine novembre se ne andavano a Gorizia. Erano molti quelli, che magari un sabato, si recavano in treno a Gorizia per andare ai baracconi nello stesso posto che occupavano a Udine. Ricordi di una gioventù spensierata...
martedì 12 settembre 2023
Papa with his bicycle
Past lives,
Distant memories
Lost among the vastness of time.
Souls lost to me in life
Appear within my dreams,
tucked deep inside my subconscious.
Papa with his bicycle.
So young was he!
Bikes carried him farther than his feet.
Life's tough lessons of losses and betrayals
Strengthen our hearts through the pains and tears.
Remembering the love shared keeps those memories alive inside us.
Paolo Driussi
martedì 5 settembre 2023
sabato 19 agosto 2023
giovedì 27 luglio 2023
BARBIE
Anche se non sono il pubblico di riferimento per questo film, pensavo che Barbie potesse impressionarmi a causa dei precedenti lavori di Greta Gerwig, ma sono rimasto deluso.
lunedì 24 luglio 2023
giovedì 20 luglio 2023
martedì 18 luglio 2023
LA VILLEGGIATURA
mercoledì 12 luglio 2023
sabato 24 giugno 2023
We will both become dust
You lay with the window open wide,
The curtains licking the air.
A lone strand of hair sticks to your glistening forehead.
Your eyes widen as you press your body against mine.
Neither of us will see tomorrow.
We will both become dust, trapped in the wind,
blowing through an open window into a room of infidelity.
Paolo Driussi
sabato 17 giugno 2023
Now
Sitting alone in my bed, the fan blowing against my skin
I remember the rush of your breath on my cheek as we layed there
Now between us lies everything that once held us together
A void has formed between our lips and between our minds
Like two pieces of cloth from which
The stitches have loosened
And the thread traces the ground as it falls from us.
Paolo Driussi
martedì 13 giugno 2023
Cannaregio
Tu sei voltato dalla tua parte.
Restiamo lì, svegli ed immobili, appostati come sentinelle a tener lontani pensieri troppo dolorosi perché li si possa lasciar passare, entrare, esplodere. Sentinelle di due campi nemici.
Non sai dirti mai quando le cose cominciano a finire, anche a guardarsi indietro. Non sai su che giorno del calendario segnare una data, dove segnare l’inversione di tendenza sul grafico di un progetto di vita che misteriosamente smette di produrre utili e comincia a divorare capitale. Soltanto ieri abbiamo parlato di dove andare in vacanza con la voglia e l’entusiasmo di una visita all’obitorio. A ripensarci mi accorgo di aver tenuto nascosti i luoghi che vorrei visitare, perché in quelle immagini assolate tu non ci sei. Sono sicuro che tu hai fatto lo stesso. Non è passato molto tempo da quando progettavamo vacanze con mesi di anticipo, in pieno inverno, spendendo in guide turistiche e mappe più che in biglietti d’aereo, da quando sognare non era mai troppo. Non è passato molto tempo.
C’è un prima che è marcito, ovvio. Marcito fino a diventare la palude su cui questo letto ghiacciato galleggia. Mi ricordo di te in quel prima, che brilli a rendere opaco ogni altro ricordo. Incontrarsi, inseguirsi, notti che non finivano mai e mattinate passate nel dormiveglia, in attesa tremante. Sempre meno il tempo tollerabile da passare lontani, fughe d’amore ad ogni fine settimana. Poi casa, tu ed io, la promessa solenne di non permettere alla routine di mordere forte, di dare ad ogni giorno un motivo per essere ricordato. Siamo due pazzi e siamo immortali, in fondo, come potrebbe mai essere diverso da così?
Quando ha smesso di essere vero?
Un giorno sei tutte le mie fantasie, quello dopo sei il primo cui le racconto. Forse il punto andrebbe messo lì, forse nel momento in cui il tuo “Niente” alla domanda “Che cosa c’è?” ha smesso di significare il desiderio di un abbraccio. Un giorno mi cerchi in ogni angolo e quello dopo ti sono tra i piedi ad ogni passo.
Lo sai che sono sveglio. Devi essere scomodo in quella posizione, da ore. Vorresti girarti ma non lo fai, anche l’intimità del solo riconoscersi immersi negli stessi pensieri deve esserti tanto insopportabile quanto a me, stanotte.
Quale data è quella giusta da segnare? Quel giorno che mi hai aggredito per aver cambiato la password di Facebook, quel giorno in cui ascoltavo i rumori della tua doccia mentre sbirciavo frenetico i messaggi sul tuo cellulare.
In fondo dovremmo odiarci, ora che l’amore è fuggito via. Forse tu già lo fai, lo devo ammettere che ti ho dato motivi sufficienti per farlo. Se le cose fossero semplici afferrerei i miei, di motivi, e farei lo stesso.
Non ci riesco. Non ti amo, non ti odio, sento solo questo grande gelo che non ha neppure il merito di tener lontani tutti quei ricordi che mi graffiano come maledizioni felici.
Eppure restano le carezze, gli occhi sognanti, i respiri che si cercano. Restano le ore strappate al dominio del tempo per raccontarsi a vicenda. Restano i nugoli di domani ronzanti su fogli di carta strappati chissà dove. Restano fotografie mai scattate di luoghi ancora da visitare e fotografie che non serve guardare, se non per sbiadire ricordi molto più vividi. Resta la realtà e restano i ricordi. Resta la voglia di non essere in nessun altro luogo al mondo, viaggi altrove, in infiniti altrove.
Dovrei svegliarti, stringerti, raccontarti che tutte queste cose non sono marcite, sono lì appena sotto la superficie e basta afferrarle per farle tornare reali e presenti.
Dovrei dirti che andrà tutto bene ma non lo faccio, perché tra tutto ciò che resta qualcosa ora manca, per sempre. Noi.
Noi non restiamo. Abbiamo già preso strade che ci portano a mondi differenti, realtà lontane unite solo da deboli eco di rimpianti che vanno spegnendosi. Un giorno non lontano queste ferite saranno rimarginate, il passato un silenzio ovattato che non sentiremo più. Un giorno anche il più coriaceo di questi spettri felici si stancherà del nostro limbo e si dissolverà annoiato.
Ci saranno nuove notti che vorremmo non finissero mai, nuovi occhi che non potremo smettere di fissare, nuovi corpi caldi sotto le dita. Ci saranno letti e cuori che assicureremo di non far congelare mai. Nuove promesse, nuovi ricordi che scalceranno lontano quelli vecchi. Nuovi per sempre giurati come se non ne avessimo mai infranti altri.
Allora l’amore, l’amore ci farà a pezzi, di nuovo.
lunedì 12 giugno 2023
The Juke Box Skips
Sitting down at Barney’s bar
The air moves with the heaviness
Of a ocean liner sledging
Through a swamp.
Old dreams are re-born
On the dusty juke-box
While the 21 inch tube TV
Shows black and white reruns.
Memories fly with a boy
In a red-towel turned cape
Buzzing around the house
Arms outstretched,
With bright eyes turned
Toward sunny tomorrows.
"Barney, I'd prefer something light”
The juke box skips,
Oh, my old friends, where are you now?
Paolo Driussi
venerdì 9 giugno 2023
When you try your best but you don’t succeed
I sat down at my desk
Put on a pair of headphones
Placed my fingers on the keyboard
And I typed some things that came to mind
But I didn't like them
So as soon as I'd created them
I scrapped them.
Ears occupied with Coldplay
I typed what I heard
I sighed, staring at the empty room
Scrapping what I wrote again
I gave in
And I closed my laptop.
Paolo Driussi.
lunedì 5 giugno 2023
Mistakes Are Lessons
domenica 4 giugno 2023
A Bit Of Myself
martedì 30 maggio 2023
Far Away From Here
giovedì 25 maggio 2023
Dancing in a rose meadow
In a state of half wakefulness,
I lay dreaming of you,
Dancing in a rose meadow
Amidst pervading perfume,
You saw me watching and smiled my way.
I joined you in that rose meadow
And we danced together,
Suddenly, you vanished into thin air,
And a thousand thorns pricked me.
Paolo Driussi.
mercoledì 24 maggio 2023
Flowers I Won't Pick
When my life, as flowers do
Begins to fade, not to be blue,
A new life like a new plant around me grows
I think back now as I suppose
It’s not that thorns have never stung
It’s just that song that I haven’t sung
Like a flower that reflects in morning sun
The softest petals, moonlight spun.
Paolo Driussi
giovedì 18 maggio 2023
martedì 16 maggio 2023
SPRING
It should have come in April,
Hadn't shown first week of May.
I waited through the winter,
Eagerly waiting for the day
when the sun would shine with vigor,
The rain would no longer fall.
Today the sun is shining and
Spring, at last, has come to call.
I welcomed you with open arms
And I threw some blossom in the air
A cheery bird song was heard.
New sights, new sounds, new pleasures
As all of Nature stirred.
Paolo Driussi