lunedì 30 giugno 2025

 L’Apparenza che Conta




In un’epoca in cui l’immagine sembra dettare legge, l’esibizionismo è diventato una componente fondamentale del successo nel mondo della musica pop. Non si tratta più solo di talento vocale o di capacità artistiche, ma di come ci si presenta al pubblico, di come si incarnano le tendenze del momento. Artiste come Elodie, Emma Marrone, Alessandra Amoroso e Annalisa sono esempi perfetti di questa dinamica: cantanti di talento, ma costantemente sotto la lente di ingrandimento per il loro look, le loro scelte stilistiche e la loro vita privata. In un contesto dove l’apparenza è tutto, il buon gusto e il buon senso si intrecciano con le aspettative di un’industria che spesso premia l’estetica più del contenuto.
Oggi, le mode non riguardano solo l’abbigliamento o il trucco, ma un’intera narrazione costruita attorno all’artista. C’è un’arroganza implicita nel doversi conformare a ciò che il pubblico e i media si aspettano, e criticare queste scelte sembra quasi un tabù. Elodie, con i suoi outfit audaci come bikini, hot pants e corsetti, è stata consacrata come la prima donna a riempire lo stadio Maradona di Napoli, attirando 44.000 spettatori con uno show che mette insieme pop, dance e influenze internazionali. Ma il suo successo non è esente da critiche. Alcuni utenti la accusano di puntare troppo sull’immagine, con commenti che riducono il suo talento a un “bel corpo” o la definiscono “sopravvalutata” senza il suo appeal estetico. Eppure, Elodie stessa ha raccontato di un’adolescenza timida, lontana dai riflettori, dove cantare davanti agli sconosciuti era una sfida, come rivelato da sua sorella Fey in un’intervista.
Emma Marrone, d’altra parte, è un’artista che ha sempre fatto della schiettezza la sua cifra. Recentemente a Napoli per il 50° compleanno dello stilista Francesco Scognamiglio, ha sfoggiato un look trasparente e audace, in linea con il suo stile deciso. Emma, che ha condiviso il palco con Alessandra Amoroso per il duetto “Pezzo di Cuore” e ha un rapporto di amicizia con molte colleghe, rappresenta un modello di autenticità, ma anche lei deve navigare le aspettative di un pubblico che scruta ogni dettaglio.
Alessandra Amoroso, al settimo mese di gravidanza, è un altro esempio di come l’immagine sia centrale. Il suo “Fino a qui Summer Tour 2025” ha fatto parlare non solo per la musica, ma anche per il suo pancione orgogliosamente in mostra mentre canta in tacchi alti e abiti sexy. Però non mancano le critiche: c’è chi ritiene che dovrebbe “stare a casa” invece di esibirsi incinta. La Amoroso, con la sua carriera costruita su hit come “Stupendo fino a qui” e collaborazioni con artiste come Annalisa e Fiorella Mannoia, dimostra che il talento può convivere con l’immagine, ma il pubblico sembra spesso più interessato al suo aspetto che alle sue canzoni.
Annalisa, definita la “regina del pop italiano”, è reduce da un tour di grande successo, con oltre 200.000 biglietti venduti e un concerto-evento trasmesso su Canale 5. Il suo nuovo look con capelli corti e spettinati ha fatto parlare, così come le sue performance energiche, ma anche lei è finita nel mirino delle critiche. La accusano di non saper ballare o di seguire mode imposte, mentre altri ne lodano la versatilità. A “La Vita in Diretta”, la giornalista Concita Borrelli ha tirato in ballo Annalisa, Elodie e Amoroso, riducendo il loro successo al fatto di esibirsi in “mini shorts” o con la “pancia fuori”, alimentando un dibattito su patriarcato e sessismo che ha suscitato reazioni contrastanti.
Il punto è che, per queste artiste, l’apparenza cambia tutto. L’industria musicale le spinge a incarnare un’immagine che sia vendibile, che catturi l’attenzione, che generi discussioni. Ma questo focus sull’estetica rischia di oscurare il loro talento. Elodie, Emma, Alessandra e Annalisa hanno conquistato il pubblico con voci uniche, eppure si trovano costantemente a difendersi da giudizi che poco hanno a che fare con la musica.
Per il pubblico però l’apparenza può cambiare poco. Chi ama la loro musica continuerà ad ascoltarle, indipendentemente dal look. La vera sfida per queste artiste è mantenere l’equilibrio tra autenticità e le pressioni di un sistema che premia l’immagine. In un’epoca di esibizionismo palesato, Elodie, Emma, Alessandra e Annalisa dimostrano che si può brillare senza perdere se stesse, ma il prezzo da pagare è un giudizio costante che spesso guarda solo la superficie.

domenica 29 giugno 2025

My Twin Days of Joy


On June twenty-eighth, my birthday did shine,

A year of my dreams, of moments divine.

The twenty-ninth came, my name held so dear,

A saint’s gentle glow, I’m grateful to bear.  

Two days of my joy, of love, and of light,

My heart’s beaming wide, my spirit takes flight.

With blessings I stand, my journey’s a star,

My Birthday, my Name Day—here’s who I am!


Paolo Driussi

mercoledì 11 giugno 2025

 NON E' QUESTO CHE CONTA




Il vento soffiava leggero tra i cespi della lavanda.Mi piaceva trovarti là al crepuscolo,con quell’aria che arrivava da paesi, da mondi lontani.La mano dalle dita corte e le unghie rosicchiate aveva una grazia ritrosa e come segreta.Era abbandonata, ma stringeva anche un poco, e il sottile calore che emanava da essaera un’ultima dedizione silenziosa.Provavo une delusione anticipata, una stanchezza rispetto alla vita. Non era la paura di una violenza, ma piuttosto il senso di una decadenza inarrestabile, fatale.E la certezza di adesso non è nemmeno un confortoper la mia incomprensione di allora.
Paolo Driussi

(Marzo 1990)

lunedì 2 giugno 2025

 

June 2nd, 2025



In youth's sweet blush, their love was caught,

A lens of time, where hearts were taught.

Her smile, his gaze, in frames so bright,

First months of marriage, pure delight.  

June 2nd, 1954, they vowed to stay,

Now seventy-one years mark this day.

Though he left in '91, September's sting,

Her heart still holds the love they’d sing.


Paolo Driussi.


giovedì 1 maggio 2025

GIUGNO




Giugno si accende, il sole scalda la terra, infiamma i campi.

Il cielo è un azzurro schietto, vasto, che invita a muoversi.

Ma tu non sei qui, e il cuore lo avverte, cerca un tuo segno.  

Sui sentieri di terra arsa, i miei passi si confondono coi tuoi.

Il tuo odore, di pelle e vento, si intreccia all’aria calda.

Gli ulivi stanno fermi, e per un istante sembri lì, o forse è solo un’ombra.

Giugno è forza, è l’estate che spinge, che chiede di correre.

Senza di te, è un ritmo che zoppica, ma non si ferma.

Ti cerco nel mare, nel suo sapore salato, nella schiuma che svanisce.

Di notte, il cielo brilla, e io penso a noi.

Ai tuoi sorrisi, alle mani che si sfioravano, a quel tempo lasciato a metà.



Paolo Driussi